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Draghi e governo ‘tecnico’? Per salvare il settore del gioco pubblico serve una visione ‘laica’

Inviato: 03/02/2021 - 15:16
da scommettitore siracusano
Draghi e governo ‘tecnico’? Per salvare il settore del gioco pubblico serve una visione ‘laica’
3 Febbraio 2021 - 10:32

https://www.jamma.tv/politica/draghi-e- ... ica-216153


Per le scommesse, per il gioco legale e tutte le attività autorizzate è arrivato finalmente il momento di poter contare su decisioni non idelogiche?

Il Presidente della Repubblica Mattarella ha deciso di tentare la carta Draghi. Un’ipotesi, quella della formazione di un nuovo governo, tutt’altro che scontata, ma sulla quale in molti stanno contando, con evidente soddisfazione dellla finanza che oggi sta premiando l’idea.

Sempre più remota l’ipotesi di andare al voto si profila quindi quella di un governo ‘tecnico’. Si tratta di un governo basato sull’accordo tra partiti che non nasce evidentemente da obiettivi comuni la cui prerogativa è quella di nominare come membri personaggi che abbiano delle specifiche competenze “tecniche”, per l’appunto.

E sappiamo bene quanto il settore del gioco abbia bisogno di ‘tecnici’ e non di passionari. I danni che in questi anni hanno prodotto le visioni ideologiche su un settore che ha puntato sulla legalizzazione sono incalcolabili.

Gli ultimi due governi sono intervenuti sul settore secondo una logica di espulsione delle imprese dal tessuto legale. La ‘riduzione’ dell’offerta così come articolata secondo l’ormai datata intesa Stato-Regioni (che se rapportata ai tempi delle dinamiche imprenditoriali appare già archeologia) non è mai stata attuata perchè la politica al governo, per prima, non l’ha mai permesso.

Non ridurre ma eliminare, questa è la verità.

Prova ne è il fatto che in questi mesi di pandemia e di sospensione delle attività la figura politica delegata alle questioni del settore, ovvero il sottosegretario all’Economia Baretta, non è stato mai messo nelle condizioni di esprimersi pubblicamente sulle riaperture.

Se ‘tecnico’ oggi vuol dire il contrario di ideologico, che allora ben vengano i ‘competenti’. Ma che lo siano davvero. Il settore del gioco non può permettersi decisori che facciano filosofia spicciola, che agiscono sulla base delle emozioni, del sentito dire e di discutibili quanto mai improbabili dati scientifici che nessuno può permettersi di confutare.

In assenza di una visione laica di questo mercato abbiamo visto fare cose incredibili, norme approvate contro ogni logica, unicamente con intenti ‘punitivi’.

Oggi vorremmo che non fosse più così. La strada è tutt’altro che scorrevole, teniamoci pronti ad assistere ad acrobatiche capriole all’indietro, ad improvvisi vuoti di memoria, a promesse non mantenute.

E’ solo un primo passo. cm

Re: Draghi e governo ‘tecnico’? Per salvare il settore del gioco pubblico serve una visione ‘laica’

Inviato: 03/02/2021 - 17:19
da montag
Il fatto stesso che la borsa e la finanza apprezzino, è il problema, non la soluzione.
La finanza non ha certo a cuore la sorte dei popoli, carta straccia che gira e che non ha nessuna attinenza con le risorse disponibili e con la vita umana, speculazione, avidità e dominio sono il suo credo.
Le agenzie fisiche potrebbero riaprire anche domani, non vedo come potrebbero bastare gli incassi a sostenere spese e guadagni di un'attività che è volutamente lasciata al proprio destino per lasciare ai grossi gruppi la percentuale destinata alle agenzie fisiche.
Oltre a guadagnarci, eliminano spese di personale perchè con quella percentuale ci campavano famiglie, un indotto notevole ed un calo che avrà conseguenze in tutti i settori.
Pare dunque chiaro che alla fine c'è un progetto di una società completamente diversa da quella che conosciamo da mezzo secolo, almeno qui in Europa,
Aspettare il liquidatore finale, quello che dovrà spolpare l'osso fino all'ultimo brandello di carne farebbe solamente sorridere se non ci si trovasse di fronte ad una tragedia.
E le Borse che non hanno opinioni ma fanno solo calcoli, crescono.
Ma è solo un caso....
Finanza contro Stati nazionali questo è il punto.

Re: Draghi e governo ‘tecnico’? Per salvare il settore del gioco pubblico serve una visione ‘laica’

Inviato: 04/02/2021 - 16:44
da scommettitore siracusano
Mi occupo di questo settore dal 2011, ovvero da quando fondai il movimento Democrazia Diretta in alternativa al M5S, visto che fin d'allora avevo compreso la "falsa teologia" di Casaleggio Padre.
https://www.facebook.com/groups/156023671154795
E ne consegue che da allora mi sono confrontato almeno un migliaio di volte con altri esperti del settore (veri o presunti).

Per quanto riguarda lo SPREAD, a parte qualche speculazione finanziaria presente in ogni tipo di mercato, gli investitori acquistano o vendono i titoli di stato di qualsiasi nazione al mondo in base alla SCOMMESSA di riprendere indietro il capitale investito, e in base al rendimento. Concetto non molto differente del betting:
https://it.investing.com/rates-bonds/go ... nd-spreads

Tutti gli stati emettono titoli, non solo l'Italia, e ogni investitore finanziario fa una scommessa in base al rendimento e alla teorica solvibilità. Nessuno è costretto a comprare i titoli Italiani. Naturale che con Draghi che formulerà meglio il Recovery Fund (nel congresso di Rimini ha spiegato la differenza tra debito buono e debito cattivo) gli investitori si accontentano, oggi, di un rendimento inferiore perchè ci sono molte più probabilità che i titoli vengano pagati alla scadenza.

Risparmiare centinaia di milioni, o miliardi di interessi, non vedo in che cosa possa essere negativo. :mz:

Il problema che oggi l'Italia rispetto al PIL ha un alto debito, è colpa dei governi che hanno speso troppi soldi per avere CONSENSO a partire dal CAF (Craxi-Andreotti-Forlani), e per questo è costretta a pagare dei rendimenti maggiori rispetto alla Germania o altre nazioni europee,

Fatta questa premessa, dal 2011 ad oggi la situazione geopolitica si è profondamente modificata. Il cosiddetto NWO (Nuovo Ordine Mondiale) di tipo massonico non è più realizzabile, visto che ci sono, oltre agli USA anche la CINA, l'India e la Russia come superpotenze economiche-militari. Anzi la CINA, regime comunista statalista, avrà sempre più possibilità di supremazia.

I sovranismi nazionalisti ormai non hanno senso per relativamente piccole nazioni come l'Italia. O si raggruppano in federazioni di stati come la Comunità Europea, o l'ASEAN del Sud Est asiatico, o diventeranno colonie insignificanti e sacrificabili di una delle quattro grandi potenze; ad eccezione di Regno unito, Canada e Giappone fortemente legati agli USA.

In quest'ottica ci hanno concesso i 209 miliardi di Recovery Fund, più di tutte le altre nazioni europee. Per rafforzare la Comunità e non certo per generosità nei nostri confronti. Sta però a noi restituire la parte di interessi; e con Draghi sarà molto più probabile.

Ovviamente, ognuno in questo campo è libero di rimanere nelle proprie convinzioni. :party:

Re: Draghi e governo ‘tecnico’? Per salvare il settore del gioco pubblico serve una visione ‘laica’

Inviato: 04/02/2021 - 18:31
da Il Web
Per quanto riguarda l'Italia, dal dopoguerra, il "sovranismo" è stato, semmai, un'illusione. Siamo stati parte del grande impero americano, rinunciando ad essere un soggetto geopolitico, per indole, per storia, per tante cose che immagino di non sapere. Ora, come hai detto, le cose sono cambiate, ma sempre sotto quell'ombrello siamo, e, anzi dovremmo stare attenti a non essere troppo avventati. Le nuove superpotenze che hai citato sono interessate ad "esportare influenza" e a sfruttarla a loro favore, come gli USA del resto (e pure peggio, aggiungo), per i quali, estremizzando ovviamente, esportare democrazia e stile di vita alla fine vuol dire che finirai per sapere tutto di Star Wars e Lady Gaga.

Il sovranismo per un paese come il nostro è semplicemente ridicolo, oltreché poco utile. Si poggia sul nulla, sull'inconsapevolezza e sull'ingenua illusione dei più deboli di essere più protetti. Purtroppo non è così.