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IPOTESI DI DENUNCIA QUERELA contro la STANLEYBET per GRAVE DANNO relativo a omesso versamento IMPOSTA UNICA

Inviato: 10/12/2022 - 01:48
da scommettitore siracusano
Nell’articolo di PressGiochi del 24 Novemre 2022, in cui veniva comunicato il deposito della Class Action contro la Stanleybet, presso la Cancelleria del Tribunale Civile di Roma, con il numero di Ruolo Generale 69936/2022, veniva anche detto che gli avvocati stavano valutando se presentare un esposto o una denuncia querela all’autorità giudiziaria per accertare se nell’omesso versamento da parte della Stanleybet si possano configurare eventuali reati a danno dell’erario e dei gestori co-obbligati in solido.
https://www.pressgiochi.it/class-action ... 022/106401

Dopo varie analisi e valutazioni, gli avvocati e gli ex gestori, che hanno presentato la Class Action, hanno deciso di presentare nelle procure di residenza dei gestori delle denunce querele.

Da parte mia, sarò chiamato a testimoniare “come persona informata dei fatti”, anche in quanto consulente esterno della Stanleybet, e che ha seguito nel dettaglio le vicende, in parte già espresse in un topic del Forum Infobetting, che causò molto probabilmente la mia diffida da parte della Stanleybet stessa nel 2020, dirò quanto segue, ma non solo:

viewtopic.php?f=1&t=65571

Per poter chiamare in giudizio anche la Stanleybet International Ltd, oltre alla già citata Stanleybet Malta Ltd (istanza già depositata presso la Cancelleria del Tribunale Civile di Roma, con il N. 69936/2022), dal momento che non risulta esplicitamente nei contratti, sarebbe opportuno, per maggior sicurezza, fare anche una denuncia querela. E per i gestori sarebbe sufficiente dimostrare la COLPA GRAVE, indipendentemente se i PM potrebbero ipotizzare anche il DOLO.

La COLPA GRAVE deriva, alla base, dal fatto che nel contratto vi è scritto esplicitamente che la Stanleybet pagava già le tasse sulle scommesse a Malta, e, quindi implicitamente, non doveva pagarle anche in Italia. E i gestori non potevano ipotizzare il contrario, quando firmavano tali contratti, considerate le loro competenze. Ipotesi smentita dalla sentenza della Corte Costituzionale del 2018, che ha considerato i gestori co-obbligati in solido con il bookmaker per il pagamento dell’imposta unica sulle scommesse.

Questo fatto ha comportato che gli avvisi di accertamento vengono inviati contestualmente solo ai gestori e alla Stanleybet Malta Ltd, e non alla Stanleybet International Ltd, che la sentenza della Corte Costituzionale individua come il vero bookmaker. Di conseguenza, quando l’Agenzia delle Entrate Riscossione procede nei pignoramenti, agisce sempre verso i gestori residenti in Italia, e non verso la Stanleybet Malta Ltd, con residenza all’estero e, in ogni caso, con beni poco consistenti da pignorare; e mai verso la Stanleybet International Ltd, con beni ben più consistenti, e vero bookmaker controllante la Stanleybet Malta Ltd, e a cui arrivano settimanalmente i bonifici dei gestori ancora attivi.

Fino al Febbraio 2020, l’esito della sentenza della CJEU era ancora aleatorio, anche se già, verso la fine del 2019, sembrava ormai certa la vittoria dello Stato Italiano, come si evincerebbe da alcune dichiarazioni pubbliche dello stesso CEO Giovanni Garrisi. Sembrava, infatti, che la Stanleybet contasse nell’accoglimento solo del terzo quesito su cui la suprema corte era chiamata a pronunciarsi.

https://www.agipronews.it/attualit%C3%A ... -id.159875

Dopo il 26/02/2020, oltre alla “Colpa Grave”, gli inquirenti potrebbero ipotizzare anche il reato di truffa, in quanto la Stanleybet continuerebbe nel suo disegno di non voler pagare l’imposta unica, e tramite dichiarazioni pubbliche dirette, o tramite loro legali, e promesse ai loro gestori attivi nei gruppi whatApp interni, dichiarerebbe di essere pressoché certa di risolvere il problema che grava solo sui gestori, sia tramite ulteriori azioni giudiziarie, sia con un ipotetico accordo con ADM, più volte promesso e annunciato, o in altri modi.

Così facendo, nei fatti, dissuaderebbe gestori ed ex gestori ad intraprendere le azioni legali contro la Stanleybet per recuperare l’imposta unica, in quanto co-obbligati in solido, che proprio la sentenza della Corte Costituzionale del 2018, indica implicitamente come naturale soluzione legale.

Grazie, all’idea, pubblicata da me stesso il 26 Febbraio 2020, di azioni collettive (Class Action), l’azione legale assume dei costi non proibitivi; e la Stanleybet, temendola, continuerebbe nella sua azione informativa, che verrebbe spesso percepita “in modo distorto” dai gestori, così da indurli, in massima parte, a non farla.

https://www.gioconews.it/news/scommesse ... unica.aspx