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La Stanleybet parteciperà al prossimo bando retail prima della scadenza delle concessioni al 31-12-2024?

Inviato: 03/01/2023 - 04:41
da scommettitore siracusano



Molti tra gestori ed ex gestori Stanleybet sperano ancora nel “miracolo” di un ipotetico accordo sanatoria, più volte annunciato negli ultimi anni, tra la Stanleybet e ADM, prima del prossimo bando Retail, che si dovrebbe svolgere almeno qualche mese prima della nuova scadenza al 31-12-2024, come previsto dall’ultima proroga della finanziaria.
E, in quest’ottica, molti già speravano che nell’annunciato board della Stanleybet International Ltd, fissato il 15 Dicembre, fosse stato deciso che la Stanleybet avesse iniziato a pagare l’imposta unica corrente a partire da quella relativa a Novembre 2022. Da indiscrezioni, invece, i verbali sembra che siano stati secretati e che sia stato poi convocato un nuovo board straordinario per il 28 Dicembre, di cui ancora gli ex gestori non hanno notizie.

A parte il fatto che, per me, è quanto meno incomprensibile che simili decisioni vengano comunicate solo ai gestori attivi (nemmeno se si fosse in presenza di una loggia esoterica segreta, con giuramento iniziatico), e non anche agli ex gestori, ugualmente interessati al problema, per decidere se partecipare o meno alle class action; ma tanto silenzio, a mio parere accresce di molto l’eventualità che la Stanleybet non abbia alcuna intenzione di pagare l’imposta unica, a parte i bonus per le rateizzazioni dei gestori attivi, fino a quando potrà operare in Italia, godendo della discriminazione. Dopo i bonus saranno, evidentemente, impossibili.

La speranza, come si dice, è l’ultima a morire, perché insita nella parte irrazionale della mente; ma in termini reali e probabilistici, si dovrebbe valutare in modo razionale analogamente alla convenienza di una scommessa, che si basa sulle densità di probabilità di ogni possibile evento.

E, nel valutare la densità di probabilità di ogni possibile evento, si deve ora tener conto della già annunciata denuncia querela di molti gestori, che già hanno aderito alla Class Action depositata presso la Cancelleria del Tribunale Civile di Roma.

A tal proposito, è bene chiarire che la Stanleybet conosce perfettamente il numero e l’identità dei gestori (una decina) che hanno presentato la prima istanza già notificata; ma non può sapere in quanti altri hanno aderito successivamente e continuano ad aderire, e che faranno parte della prossima integrazione alla stessa Class Action. Non lo sanno ancora nemmeno gli stessi partecipanti, tranne me e gli avvocati interessati.

Come ho già spiegato, alla stessa azione legale collettiva potranno integrarsi tutti gli ex gestori e gestori Stanleybet, anche in tempi successivi.

Quanto sopra per dire che, ammesso che la Stanleybet volesse arrivare a un accordo con ADM, non potrebbe esimersi di fare prima un accordo extragiudiziale con gli attuali partecipanti alla Class Action e almeno con coloro che stanno già aderendo, per far ritirare la denuncia querela.

Se già un accordo specifico con un solo bookmaker era poco probabile, in presenza di una denuncia querela, sarebbe decisamente più improbabile, come sanno molti esperti di diritto.


Anche per questo, inviterei gli ex gestori a valutare la convenienza di aderire subito, con date certe, per eventualmente rientrare in questo accordo extragiudiziale.

Ritengo che se la Stanleybet facesse un accordo transattivo con ADM, lo farebbe con i rimanenti gestori ed ex gestori a condizioni meno favorevoli, e con rateizzazioni delle cartelle più o meno aleatorie.

In teoria, in questo quadro concettuale, anche la Stanleybet dovrebbe avere convenienza a raggiungere un accordo extragiudiziale prima possibile con i partecipanti alla Class Action, sempre ammesso che lo voglia poi fare con ADM.

Tutto questo per dare agli ex gestori e gestori maggiori elementi per valutare la reale volontà della Stanleybet di raggiungere un accordo con ADM, e quindi comportarsi di conseguenza, abbandonando, eventualmente, ogni residua illusione e labile speranza.