Mi son fatto un piccolo randez-vous col passato,evvabè ma allora qualcosa bisognerà prendere o scaricare.
I dischi li ho tutti ma nn mi ricordavo che alcuni fossero così belli.
"Il Piccolo italiano virtuoso",mr Stefano Vai da quando ha lasciato il suo estremo mentore,Francesco Zappone,di strada ne ha fatta,ma i primi album sono di freschezza invidiabile.
Chiamato dal Maestro dopo averlo sentito rifare delle partiture di Black page,roba grossa mica "dove sta zazza",staccatosi dal fardello Satrianesco eccolo uscire nel 1984 con Flex-able,una giusta via di mezzo tra satriani ma in pure zappesque style,bello,movimentato,geniale a tratti,poco pop,per fortuna. Accessibile anche per nn estremi della chitarra ma davvero godibile e fresco ancor oggi.
nel 90 ritrovo Passion and Werfare dove ancora Zappa lascia il segno ma in chiave + hard,un cult per chitarristi hard nell'era post Van halen
Un filo sottovalutato,per arrivare al 96 saltando delle cagate,Fire Garden,album tecnicissimo,denso,attuale,beh è il 96 mica la preistoria,omaggi a Van halen,hendrix e nel pezzo 2,Crying machine un prog-funky tirato a lucido,bellissimo,un disco bello,per amanti di rock a 360 gradi,pieno di richiami.
Il Piccolo Italiano virtuoso ci ha messo tempo per liberarsi dall'immagine riflessa dello stunt guitar di Zappone,ormai è roba per vecchi e bambini,un cult,ma uno che ha fatto quella scuola merita questo e di più,perchè a differenza dei satriani,petrucci,malmsteeen,arriva davvero da una palestra che fa la differenza.
Nn ha potuto ripercorre interamente la strada di Zappa per manifesta impossibilità ma questi dischi restano belli e godibili,gli amanti di chitarra che nn li conoscono possono averli facilmente e a gratis,se già in molti nn li possiedono.
Certo che un duetto con Cestointesta sarebbe bello ma arrivano da strade e scuole diverse,ma chissà
![Razz :P](./images/smilies/icon_razz.gif)