Federico ha scritto:avete ragione sul punto che anche a noi dovrebbe essere data la possibilità di annullare (magari entro pochi minuti) ma su una cosa dovete convenire: se noi sbagliamo lo facciamo per i 10, 100 o magari 1000 euro (a seconda di quanto siamo abituati a giocare) mentre se sbaglia il book noi andiamo a piazzare il max possibile.. se consideriamo che l'errore del book viene poi moltiplicato per gli scommettittori che vedono l'errore (o magari per passaparola) è facile capire che non siamo sullo stesso piano..
Non sono mica tanto convinto.. cioè sì, capisco il danno del book, ma per me scrivere 100 o 1000 può fare una
grossa differenza (p.e. se arrivo con difficoltà a fine mese... dirai: allora non scommettere... sono d'accordo, ma è un discorso a parte), magari superiore a quella che può fare per il book (se la quota resiste un minuto). E cmq, a prescindere dalla valutazione dell'incidenza del danno (che è soggettiva, sempre), c'è il principio. Sarai concorde, spero, che il giocatore parte in posizione di "svantaggio" nei confronti del book (quote/lavagne/limiti/minimo triple, ecc.), poi nessuno lo obbliga a giocare, ovvio, ma cmq non parte alla pari. Quindi, a maggior ragione, se la regola non vale per noi, ancora meno deve valere per il book, che è già in una condizione privilegiata...
Ripeto: come detto anche con il sig. Allara (che su questo punto mi era sembrato molto più aperto di certi colleghi), ci vorrebbe poco perché i book potessero ottenere il void per errori manifesti... basterebbe eliminare un paio di limiti e permettere al giocatore di annullare la giocata in tempi ragionevoli.. nessuno ci perderebbe e ci sarebbe pure un rapporto più rispettoso e disteso tra le parti... ma così al momento non è e fino al momento in cui non sarà così io credo che il book debba pagare le quote errate che offre...
mastica e sputa, da una parte il miele
mastica e sputa, dall'altra la cera
mastica e sputa, prima che venga neve
ameba ha scritto:Lasciamo le casse facili agli uomini privi di fantasia!