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(AGICOSCOMMESSE) - Roma, 15 Febbraio 2010 - Ore 11,44 - SCOMMESSE: MASSIMILIANO BANCORA (A.D. BETFAIR ITALIA) "BETTING EXCHANGE, PRONTI A LANCIARE NOSTRA OFFERTA SUL MERCATO ITALIANO"

Si appresta ad aprire anche in Italia la "borsa delle scommesse", il betting exchange, grazie al quale gli scommettitori potranno scambiare scommesse sportive con altri scommettitori: in sostanza, le quote non sono fissate da professionisti ma stabilite dai giocatori stessi, risultando così più vantaggiose rispetto a quelle fissate dai bookmaker. In una intervista al Corriere dello Sport Massimiliano Bancora, amministratore delegato di Betfair Italia - leader europeo del betting exchange con 6 milioni di transazioni al giorno e più di 300 scommesse al secondo - ha parlato dell'imminente partenza sul mercato italiano di questa nuova modalità  di gioco. "Il mercato italiano riveste un ruolo fondamentale per il nostro marchio" ha spiegato Bancora. "Abbiamo lanciato il nostro prodotto un anno fa circa e sta seguendo una crescita costante. Siamo gli operatori più importante in questo settore e ovviamente siamo in attesa di partire in modo massiccio anche in Italia. Il betting exchange non era ancora regolamentato in Italia per un problema di tassazione sulle scommesse, che si effettuava solo sul volume e impediva l'introduzione del prodotto. La situazione è cambiato con il Decreto Pro Abruzzo, e ora siamo pronti a partire". Betfair dunque si appresta a confermarsi leader di settore anche nel nostro paese: "Betfair è la più grande betting community al mondo: i clienti scommettono tra di loro e noi garantiamo che le scommesse abbiano esito positivo, le transazioni dei fondi avvengano regolarmente e che i risultati degli eventi siano corretti. Tutto ciò ha reso Betfair il fornitore di un servizio unico, che si rivolge a tantissimi sport, in ogni parte del mondo".



agicoscommesse - 15/02/2010

http://www.agicoscommesse.it/writable/d ... Focus1.htm

speriamo non facciano come Bwin, Pokerstars e compagnia bella...

Trattandosi di un exchange non dovrebbero....



Ci mancherebbe che mi metto a fare scalping in un exchange tra italiani....

spero che resti tutto così....altrimenti le attuali commissioni molti se le sogneranno....

Bisogna vedere se Aams concede la liquidita' internazionale.
Se fanno una porcata tra italiani il tutto si risolvera' in un misero fallimento, checchè ne dica Allara e chi non conosce cosa giova a un exchange per funzionare...

Lo scenario APOCALITTICO sarebbe se fanno un exchange per soli italiani e in concomitanza il .com (betfair) chiude i conti agli italiani come hanno fatto Pokerstars e Bwin (seguendo le nuove disposizioni della legge Comunitaria) con riconoscimento di Ip proveniente dall'Italia e compagnia cantante.
In quel caso bisognerebbe fare un bel CHAPEAU ad Aams.

Comunque giorni fa' leggevo un intervista al Direttore di Aams che diceva che per il lancio effettivo non se ne parla prima di fine estate;ancora ci sono tutti i decreti in "stand-still" in ambito Unione Europea.
Mentre il poker cash dovrebbe partire tra un mesetto a chi interessasse.

Se ci chiudono il .com e ci danno il .it io comincio a trovarmi un posto sotto qualche ponte,o me ne vado all'estero in qualche paese povero e caldo dove con quattro lire ti trombi le migliori fighe

scandinavo io sono con te ma solo per la seconda opzione sole e figa

carpe diem ha scritto:Bisogna vedere se Aams concede la liquidita' internazionale.
Lo scenario APOCALITTICO sarebbe se fanno un exchange per soli italiani e in concomitanza il .com (betfair) chiude i conti agli italiani come hanno fatto Pokerstars e Bwin (seguendo le nuove disposizioni della legge Comunitaria) con riconoscimento di Ip proveniente dall'Italia e compagnia cantante.
In quel caso bisognerebbe fare un bel CHAPEAU ad Aams.

Lo scenario apocalittico imho è quello più probabile ...
Temevo questo giorno da anni, per fortuna sono stato accorto a diversificarmi e ho imparato a tradare altri mercati oltre a quelli ippici. Godiamoci gli ultimi mesi, per me la pacchia è finita.

Fasciamoci la testa dopo averla rotta....

io non lo vedo possibile un exchange tra soli italiani. Sarebbe la piu grande buffonata che si potrebbe pensare.

M4rco ha scritto:Fasciamoci la testa dopo averla rotta....

io non lo vedo possibile un exchange tra soli italiani. Sarebbe la piu grande buffonata che si potrebbe pensare.

M4rco io sto cercando di essere realista. Anche perché ci sono altri problemi da considerare.
Ipotizziamo il futuro più idilliaco, ossia il modello "Australia su Betfair". Gli australiani giocano come tutti gli altri ma le tasse e i server rimangono nella terra dei canguri. Sarebbe bello vero? In Italia però il palinsesto non è liberalizzato: secondo te, con l'ippica italiana che sta nella merda fino al collo, l' AAMS permetterebbe di farci giocare con i cavalli inglesi?
Concludo con una domanda agli esperti di book AAMS: ci sono dei bookmaker o poker room internazionali che operano in Italia legalmente E permettono ancora agli italiani di accedere ai loro .com? E se sì quali?

Non sarebbe proprio possibile ospitare le gare ippiche italiane perche' ci sarebbero le quote tutte a 1000 e una a 1.01 prima ancora della partenza... fidati, che l'ippica italiana ha tutti gli interessi tranne quella di farsi smerdare su betfair. Se vanno su BF gli si rompe il giocattolo in 2 minuti

E' solo l'introduzione dell'exchange sul sito italiano di BF e riguarda gli eventi sportivi ,non l'ippica.
Quindi per chi opera sul com,se vuole può continuare,senno si apre un conto sul It.
saluti

dantana ha scritto:E' solo l'introduzione dell'exchange sul sito italiano di BF e riguarda gli eventi sportivi ,non l'ippica.
Quindi per chi opera sul com,se vuole può continuare,senno si apre un conto sul It.
saluti

Mera opinione personale o scenario avvalorato da una qualche fonte?

liquidità  a fiumi

M4rco ha scritto:io non lo vedo possibile un exchange tra soli italiani. Sarebbe la piu grande buffonata che si potrebbe pensare

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tuttorosso ha scritto:Gli australiani giocano come tutti gli altri

Direi che giocano molto ma molto più di tutti gli altri, non si può fare un paragone tra gioco australiano e italiano.